Nel mio primo post dedicato al tema del Team Coaching, ho presentato quelle che vengono chiamate
“Le 5 disfunzioni del Team” e i sintomi presenti nei team disfunzionali. Ora, spostiamo l’attenzione su cosa deve fare il team leader e come può affrontare questa situazione per rendere coesa la sua squadra e portarla ad esprimersi al massimo del proprio potenziale.
Una delle migliori soluzioni è il
Team Coaching, una dinamica relazionale-esperienziale in cui il team viene affidato ad un coach, affinché lo sostenga e lo guidi nel raggiungimento dei risultati desiderati.
Ma quando è opportuno un intervento di Team Coaching? E’ una soluzione in diverse situazioni in cui:
• il team mostra problemi di funzionamento e/o di performance
• il leader “formale” non è pienamente riconosciuto
• ci sono uno o più leader di “fatto” e non di “ruolo”
• c’è bisogno di un’integrazione tra diverse funzioni aziendali
• team di nuova costituzione
La prima domanda da porsi è: “Esiste il team?” Questa si rende necessaria perché il più delle volte il team c’è sulla carta ma non nella pratica lavorativa quotidiana, in cui i membri si comportano come un gruppo di lavoro e, seppur diretti da un unico supervisore, non collaborano necessariamente tra di loro per portare a termine i loro incarichi.
Il Team è caratterizzato, invece, da un numero di persone dotate di competenze complementari, le quali si impegnano per raggiungere uno scopo comune rispetto a cui si ritengono mutualmente responsabili.
Il Team Coach è un facilitatore di processo che accelera il passaggio da gruppo a team e fa in modo che ogni singolo si senta parte di una squadra.
Uno degli strumenti più utilizzati per ottenere questo è la “tavola rotonda” in cui ogni singolo è chiamato ad esporre la sua idea generando un giro tavolo ed un confronto costruttivo tra i suoi membri. In questo contesto il coach gestisce le dinamiche interpersonali e favorisce tre caratteristiche fondamentali per il successo del team:
• chiarezza sul grado di fiducia reciproca, i comportamenti utili e i valori condivisi;
• focus, concentrazione, attenzione, tempo ed energie nella giusta direzione emersa dopo la fase di chiarezza (spesso bisogna riportare l’attenzione sul fatto che è un team!);
• esecuzione delle azioni create e condivise in modo coerente con la mission, i valori, i ruoli, per trasformare gli obiettivi in risultati.
Questa che trovi qui sotto è la Ruota del Team, un modello di gestione delle “tavole rotonde” per rendere funzionale e performante il tuo team e scongiurare le “5 disfunzioni”.
L’attuazione di questo modello prevede un training specifico che si articola in 6-12 sessioni e consente l’instaurarsi di un circolo virtuoso che, promuovendo alti livelli di disciplina e perseveranza, diventa l’ingrediente di successo per il tuo Team.